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Fondazione Gimbe stima la carenza di medici di medicina generale, emergenza in Campania Attualità 

Fondazione Gimbe stima la carenza di medici di medicina generale, emergenza in Campania

Tenendo conto dei pensionamenti attesi e del numero di borse di studio finanziate per il Corso di Formazione in Medicina generale, la Fondazione Gimbe ha stimato la carenza di medici di medicina generale al 2026, anno in cui dovrebbe “decollare” la riforma dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr. Nel 2026, secondo Gimbe, il numero dei medici di medicina generale diminuirà di 135 unità rispetto al 2022, ma con nette differenze regionali. In particolare saranno tutte le regioni del Sud (tranne il Molise) nel 2026 a scontare la maggior riduzione di medici di medicina generale: Campania (-384), Puglia (-175), Sicilia (-155), Calabria (-135), Abruzzo (-47), Basilicata (-35), Sardegna (-9,) oltre a Lazio (-231), Liguria (-36) e Friuli Venezia Giulia (-22). “La stima dell’entità della carenza – sottolinea Fondazione Gimbe – è condizionata da differenti fattori. In particolare, è sottostimata dall’eventuale scelta dei Mmg di andare in pensione prima dei 70 anni, dal numero di borse non assegnate e dall’abbandono del Corso di Formazione in Medicina Generale (almeno 20%). Viene al contrario sovrastimata dall’eventuale decisione dei Mmg di prolungare l’attività sino ai 72 anni e dalla possibilità dei medici iscritti al Corso di Formazione in Medicina Generale di acquisire già dal primo anno sino a 1.000 assistiti”. Infine, commenta il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, “tali stime risentiranno del nuovo Acn recentemente sottoscritto”.

 

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